venerdì 29 gennaio 2010
SENO NUOVO E NIENTE BISTURI
Per un seno più grande non occorre la protesi. Tutto ciò, grazie all'avvento della Macrolane, una soluzione soft che permette di aumentare una taglia al reggiseno senza passare per la sala operatoria. Niente bisturi dunque. Il tutto, per mezzo di un gel a base di acido ialuronico, inoculato attraverso punture. Nello specifico, si tratta di un gel trasparente, contenente acido ialuronico, principale riserva idrica del derma. La sua applicazione? Varia. Dalle rughe alle labbra, dalle depressioni cutanee al volto, passando per zigomi e mento. Tecnicamente, nel caso del seno, l'acido ialuronico viene impiantato nel tessuto "grassoso" posto al di sotto della ghiandola mammaria. Questo tipo di trattamento è particolarmente indicato per quelle donne che partono da un seno piuttosto piccolo, e che vogliono ingrandirlo senza per questo ambire a taglie prorompenti. Ovviamente, prima di intraprendere questo percorso, è buona norma sottoporsi ad ecografia mammaria e mammografia.
giovedì 28 gennaio 2010
Chirurgia Estetica: Addio buccia d'arancia
Incubo cellulite: si inizia a combatterla già a 25 anni. La Chirurgia Estetica può trattarla con successo.
L'incubo cellulite continua ad attanagliare buona parte delle donne. Recenti sondaggi parlano di quattro donne su dieci pronte a combatterla già alla giovane età di 25 anni, mentre una su sette non si piace e non accetta la propria linea. La cellulite, eccesso di pannicolo adiposo, si concentra in specifiche zone del corpo, soprattutto glutei, cosce e braccia. Sostanzialmente, si va da un accumolo di liquidi a quella fibrosa da aumento connettivo, per arrivare a quella sclerotica con noduli dolenti e di grandi dimensioni. Combattere questo tipo di inestetismi con le tecniche della chirurgia estetica, rimodellando in anestesia locale ed in maniera definitiva cosce, glutei e braccia. I modi e le metodologie di applicazione variano a seconda che si tratti di cellulite diffusa oppure "localizzata". In quest'ultimo caso, il ricorso alla chirurgia estetica è ineludibile.
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mercoledì 27 gennaio 2010
30 Gennaio - 1 Febbraio. Cure estetiche in mostra: a Roma un salone per la bellezza
La bellezza nel segno del tre. Tre giorni dedicati alla bellezza per conoscere le nuove tendenze nell'ambito della cura estetica e del benessere. Tre, esattamente come le edizioni del salone organizzato nella capitale da Fiera Roma, appuntamento di rilievo per comprendere anche il valore economico di un settore, quello del benessere e della medicina estetica, uscito quasi illeso dalle spire della crisi. "Roma International Estetica" va in scena dal 30 Gennaio al 1 Febbraio, in uno spazio di 20.000 metri quadrati, impreziosito dalla presenza di 150 aziende e di 20.000 operatori. Un'opportunità per approfondire il rapporto tra il mondo dell'estetica e quello della chirurgia plastica, con particolare enfasi alla cosidetta "cultura della bellezza e del benessere". Tra novità, tendenze, riflessioni si alza il sipario sulla "Roma International Estetica".
lunedì 25 gennaio 2010
Chirugia estetica: attenti ai body-scanner
La privacy è diritto inalienabile e nel contempo affare delicato. Soprattutto se, l'introduzione dei body-scanner all'interno degli aereoporti può mettere a repentaglio la proverbiale privacy, rivelando eventuali protesi che magari il soggetto interessato vorrebbe tenere nascoste. Proprio per questo motivo, la società italiana di chirurgia plastica e ricostruttiva (Sicpre) è scesa in campo per garantire siffatto diritto.
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sabato 23 gennaio 2010
Laser, acido e radiofrequenze: lotta alle rughe
Addio bisturi: Cure "morbide" contro i segni dell'età
Medicina Estetica e scienza della bellezza, optano oggi per soluzioni meno drastiche: i segni dell'invecchiamento non si combattono più con il ricorso al bisturi. Quest'ultimo, lascia progressivamente posto alle metodiche "soft". Rallentamento dei processi di invecchiamento cutaneo e ripristino delle normali condizioni fisiologiche della pelle, passano attraverso tecniche particolari, come i cicli di rivitalizzazione con microiniezioni di sostanze idratanti. In questo modo, la pelle recupera elasticità, lucidità e compattezza. Il filler più utilizzato è l'acido ialuronico, sostanza che attira l'acqua e non provoca alcuna allergia. E' particolarmente indicato per la correzione delle rughe che circondano bocca ed occhi. Per apportare migliorie al collo, si può ricorrere alla radiofrequenza: energia sotto forma di calore che attraversa lo strato superficiale dei tessuti, innescando un vero e proprio lifting. Anche il laser è assai utile per stimolare la pelle ed eliminare così le rughe di espressione, soprattutto quelle che interessano la fronte. In tal senso, di particolare rilevanza è l'impiego della tossina botulinica: quantità minime di sostanza attiva in grado di distendere la superficie cutanea. Come non citare poi, il peeling, esfoliante per cancellare i segni dell'acne o del tempo. In Italia, la crociata antiaging portà con se alcune novità. In primo luogo, la possibilità di effettuare iniezioni a base di cellule staminali adulte, prelevate da una parte adiposa del nostro corpo ed il congelamento dei cosidetti "fibroblasti", le cellule del tessuto estratte prima dei 30 anni ed iniettati a distanza di tempo. Tante sono le stravanze di attrici e personaggi dello spettacolo. L'elenco delle stranezze è assai nutrito: dal veleno di serpente, alla saliva di sanguisuga, passando per la bava della lumaca e polveri di gemme. Meglio i proverbiali suggerimenti della nonna: frullati di ciliegie mature ed olio extravergine d'oliva.
Medicina Estetica e scienza della bellezza, optano oggi per soluzioni meno drastiche: i segni dell'invecchiamento non si combattono più con il ricorso al bisturi. Quest'ultimo, lascia progressivamente posto alle metodiche "soft". Rallentamento dei processi di invecchiamento cutaneo e ripristino delle normali condizioni fisiologiche della pelle, passano attraverso tecniche particolari, come i cicli di rivitalizzazione con microiniezioni di sostanze idratanti. In questo modo, la pelle recupera elasticità, lucidità e compattezza. Il filler più utilizzato è l'acido ialuronico, sostanza che attira l'acqua e non provoca alcuna allergia. E' particolarmente indicato per la correzione delle rughe che circondano bocca ed occhi. Per apportare migliorie al collo, si può ricorrere alla radiofrequenza: energia sotto forma di calore che attraversa lo strato superficiale dei tessuti, innescando un vero e proprio lifting. Anche il laser è assai utile per stimolare la pelle ed eliminare così le rughe di espressione, soprattutto quelle che interessano la fronte. In tal senso, di particolare rilevanza è l'impiego della tossina botulinica: quantità minime di sostanza attiva in grado di distendere la superficie cutanea. Come non citare poi, il peeling, esfoliante per cancellare i segni dell'acne o del tempo. In Italia, la crociata antiaging portà con se alcune novità. In primo luogo, la possibilità di effettuare iniezioni a base di cellule staminali adulte, prelevate da una parte adiposa del nostro corpo ed il congelamento dei cosidetti "fibroblasti", le cellule del tessuto estratte prima dei 30 anni ed iniettati a distanza di tempo. Tante sono le stravanze di attrici e personaggi dello spettacolo. L'elenco delle stranezze è assai nutrito: dal veleno di serpente, alla saliva di sanguisuga, passando per la bava della lumaca e polveri di gemme. Meglio i proverbiali suggerimenti della nonna: frullati di ciliegie mature ed olio extravergine d'oliva.
venerdì 22 gennaio 2010
IL BOTOX COME RIMEDIO AL MAL DI TESTA
Le tante virtù della tossina botulinica: toglie le rughe e nel contempo anche il mal di testa. Il Botox appare sempre più quale autentico toccasana, capace di mitigare i segni del tempo che passa, ed insieme, efficace terapia preventiva per dare sollievo a chi soffre di patologie legate a mal di testa. Allo stesso modo di quella utilizzata con finalità estetica, agisce detrminando una sorta di paralisi della trasmissione neuromuscolare, portando ad una netta riduzione del dolore e della contrattura per circa 4-5 mesi. In tal senso, i centri specializzati di neurologia statunitensi si sono già attrezzati, con la "benedizione" della Food and drug administration americana. A breve, sarà registrato anche in Italia, con il benestare del Servizio sanitario nazionale. Tenendo in considerazione che, la cefalea tensiva è la forma più diffusa di mal di testa e che colpisce 8-9 milioni di italiani, l'impiego della tossina botulinica è panacea per la cronicità della patologia. E soprattutto, per coloro che ne sono quotidianamente afflitti.
giovedì 21 gennaio 2010
Per saperne di più: Glossario di Chirurgia Estetica
GLOSSARIO:
Botulino: Proteina che blocca in maniera temporanea l'azione dei muscoli
Collagene: Componente essenziale (con l'acido ialuronico) del tessuto connettivo
Filler: Materiali che vengono iniettati nel derma per correggerne gli inestetismi
Lipofilling: Infiltrazione di grasso prelevato dal paziente per piccole correzioni
Peeling: Stimola l'esfoliazione della pelle eliminando le cellule danneggiate
Botulino: Proteina che blocca in maniera temporanea l'azione dei muscoli
Collagene: Componente essenziale (con l'acido ialuronico) del tessuto connettivo
Filler: Materiali che vengono iniettati nel derma per correggerne gli inestetismi
Lipofilling: Infiltrazione di grasso prelevato dal paziente per piccole correzioni
Peeling: Stimola l'esfoliazione della pelle eliminando le cellule danneggiate
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mercoledì 20 gennaio 2010
STOP ALLE OCCHIAIE CON IL MINI-LIFTING
Dalle colonne della rivista "Gioia" pag.114
STOP ALLE OCCHIAIE CON IL MINI LIFTING
Arriva il mini-lifting dello zigomo in grado di cancellare occhiaie e borse sotto gli occhi. "Nella tradizionale blefaroplastica, si rimuove il grasso che crea le borse", spiega Francesco Bernardini, chirurgo di oculoplastica dell'Università di Genova. "Ma questo funziona soprattutto per pazienti con pelle molto tonica. In caso di cute sottile ed età avanzata, meglio il mini-lifting dello zigomo. In pratica, si effettua un sollevamento di guance e zigomi e, senza avere un effetto lifting, si riposiziona il grasso in eccesso ricoprendo il solco tra palpebra e guancia. Così la pelle della palpebra acquista tono, ringiovanendo lo sguardo". L'intervento non prevede asportazione di pelle e non lascia cicatrici visibili.
STOP ALLE OCCHIAIE CON IL MINI LIFTING
Arriva il mini-lifting dello zigomo in grado di cancellare occhiaie e borse sotto gli occhi. "Nella tradizionale blefaroplastica, si rimuove il grasso che crea le borse", spiega Francesco Bernardini, chirurgo di oculoplastica dell'Università di Genova. "Ma questo funziona soprattutto per pazienti con pelle molto tonica. In caso di cute sottile ed età avanzata, meglio il mini-lifting dello zigomo. In pratica, si effettua un sollevamento di guance e zigomi e, senza avere un effetto lifting, si riposiziona il grasso in eccesso ricoprendo il solco tra palpebra e guancia. Così la pelle della palpebra acquista tono, ringiovanendo lo sguardo". L'intervento non prevede asportazione di pelle e non lascia cicatrici visibili.
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LA CRISI ECONOMICA NON TOCCA LA CHIRURGIA ESTETICA
La crisi economica non tocca l'estetica: una recente ricerca testimonia come gli interventi di chirurgia plastica, siano aumentati del 7% rispetto al 2007, toccando il tetto dei 450 mila l'anno.
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lunedì 18 gennaio 2010
Mastoplastica additiva: ricorrere alla protesi
In base alle più recenti rilevazioni statistiche, l'intervento di impianto di protesi mammarie è oggi quello più richiesto in tutto il mondo.
Dott. Serafini, l'uso di protesi è un fenomeno clinico anche in Italia?
"Assolutamente si. Da qualche anno, la mastoplastica additiva è l'intervento top, il più desiderato ed eseguito anche nel nostro paese. Probabilmente si deve allo stereotipo che vuole la donna magra e giovanile, con seno alto, tonico ed abbondante"
Quale tipologia di donna richiede questo intervento?
"Sia donne giovanissime (ovviamente maggiorenni), con un seno adolescenziale poco sviluppato, sia le donne più mature che richiedono un semplice incremento dimensionale. A loro si aggiungono anche quelle donne che hanno avuto una o più gravidanze con allattamento. Senza dimenticare quelle donne che, dopo un drastico dimagrimento, desiderano un seno più tonico e pieno. In questi casi, all'impianto protesico si associa una mastopessi più o meno importante. Talvolta capita che, un impianto protesico "sfalsato" sia richiesto per conferire equilibrio nelle asimmetrie mammarie".
La richiesta più singolare?
"Potrei dire quella di innumerevoli giovani donne che, avendo un dècolletè piatto, desiderano alimentare il loro seno in modo straordinario, anche fino alla 6° o 7° misura. Ovviamente non sempre tutto ciò è auspicabile. Il seno operato deve sempre conservare un aspetto naturale motivo per cui modificare così massicciamente il proprio aspetto può, nei casi estremi, solo conferire alla donna un aspetto chirurgico ed artefatto".
Veniamo alle teen-agers che richiedono un seno nuovo come regalo di compleanno. Il suo pensiero.
"Sulla scorta delle nuove disposizioni ministeriali, solo le donne maggiorenni possono sottoporsi a questo tipo di intervento per il solo fine estetico. Ritengo che, tutto ciò sia assolutamente giusto al fine di consentire il completamento dello sviluppo psichico e corporeo delle pazienti, permettendo così, una scelta più matura e consapevole".
Le protesi impiantate devono essere sostituite dopo un certo periodo di tempo?
"Non esiste una precisa cadenza temporale. Un impianto mammario può durare per un tempo assai dilatato, specialmente con le protesi di ultima generazione. E' tuttavia fortemente indicato un controllo annuale, mediante ecografia o tac, in modo tale da monitorare nel tempo l'integrità e la posizione delle protesi".
Che tipo di costi praticate?
"Presso il nostro servizio, i costi sono assolutamente competitivi. al fine di permettere a tutti i soggetti interessati di accedere alla chirurgia estetica del seno, all'interno di un ambiente sicuro, protetto, affidabile, dotato di specialisti e personale al top".
Mastoplastica
venerdì 15 gennaio 2010
SEMINARIO: "AVVICINARSI ALLA CHIRURGIA ESTETICA: APPROFONDIMENTI, CURIOSITA' E LINEE GUIDA PER AFFRONTARE L'INTERVENTO
PerCorsi snc in collaborazione con Roma Chirurgia Estetica presenta il seminario:
“AVVICINARSI ALLA CHIRURGIA ESTETICA: APPROFONDIMENTI E LINEE GUIDA PER AFFRONTARE L’INTERVENTO”
La Scuola di Formazione PerCorsi snc promuove il Seminario “Avvicinarsi alla chirurgia estetica: approfondimenti, e linee guida per affrontare l’intervento”, della durata di 5 ore, che si terrà il 27 Marzo 2010 alle ore 15, presso l’Istituto di Via Luigi Tosti 35 A/B, 00179 Roma. Il programma vedrà la partecipazione del Dott.Paolo Serafini, specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica, referente di Roma di Roma Chirurgia Estetica, organizzazione che opera all'interno della Casa di Cura Villa Stuart. L’incontro rappresenta una buona opportunità per conoscere molti argomenti-chiave della “Chirurgia Estetica”, sviscerati negli aspetti essenziali, ed insieme, un’opportunità per chiarire dubbi ed incertezze legati ad un possibileintervento. La quota di partecipazione è di 100,00 ed è possibile iscriversi chiamando ai numeri 06.7824233-06/7826884. Ai partecipanti verrà rilasciato uno specifico coupon che dà diritto ad una riduzione del 10% netto (ad esclusione del costo del materiale protesico eventualmente utilizzato) del prezzo totale di tutti gli interventi chirurgici effettuati nel periodo compreso tra il 15/05 ed il 30/09. Tale sconto verrà applicato presso Roma Chirurgia Estetica, il Servizio di Chirurgia Estetica/Plastica che svolge la propria attività ambulatoriale presso la Casa di Cura Villa Stuart.
PROGRAMMA SEMINARIO (27 MARZO 2010):
15.00 Accoglienza partecipanti e presentazione dell’attività di Roma Chirurgia Estetica
15.15 Introduzione Dott.Serafini e presentazione programma
15.30 Presentazione Area tematica “Chirurgia del Seno”: Mastopessi, Mastopessi e Protesi, Mastoplastica Additiva, Mastoplastica Riduttiva, Mastoplastica Ricostruttiva.
16.15 Presentazione Area tematica “Chirurgia Del Corpo”:Addominoplastica, Mini Addominoplastica, Liposcultura, Lifting Interno cosce
17.00 Pausa
17.30 Ripresa discussione
18.00 “Correggere le imperfezioni del naso”: Focus sulla Rinosettoplastica
19.00 Tavola rotonda. Area “interattiva”: Quesiti ed interrogativi all’attenzione del Dott.Paolo Serafini
20.00 Conclusioni ed aperitivo
Per info e prenotazioni:)
PerCorsi snc – Tel. 06.7824233-06/7826884.
Via Luigi Tosti 35 A/B, 00179 Roma (Metro A Furio Camillo)
E-mail: percorsi snc@libero.it
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Focus sul Servizio di Roma Chirurgia Estetica
Panoramica sul Servizio di Roma Chirurgia Estetica: caratteristiche, costi, riflessioni e tipologie di interventi praticati dagli specialisti.
Dott.Serafini, ci descriva il Servizio di Roma Chirurgia Estetica.
"Si tratta di un'organizzazione di chirurgia estetica, che annovera al proprio interno alcuni specialisti di provata esperienza nazionale ed internazionale. L'obiettivo è quello di offrire un servizio altamente sicuro e qualitativamente elevato, ad un costo però, ampiamente accessibile ad ampie porzioni di popolazione".
Dunque prestazioni a basso costo per tutti?
"Non esattamente. Stiamo parlando di specialisti del settore che offrono il migliore risultato possibile. Il tutto ad un costo ragionevole".
Si avvertiva il bisogno di un'organizzazione di questo genere?
"Fino ad oggi il panorama chirurgo estetico proprio del nostro paese offriva due estremi: il proverbiale libero professionista, preparato e competente, ma privo di una struttura adeguata alle spalle e con un onorario fin troppo esoso; dall'altra, organizzazioni presenti anche su tutto il territorio nazionale, costrette a contenere i costi degli interventi per invogliare la clientela, con prestazioni del tutto inadeguate. In questo contesto s'inserisce il progetto di Roma Chirurgia Estetica, perfetta sintesi tra i due poli estremi sopra citati: qualità, sicurezza, esperienza, strutture di eccellenza e costi accessibili".
Com'è stato possibile realizzare l'interessante progetto?
"Attraverso l'azione sinergica di due grandi realtà della sanità romana: Roma Chirurgia Estetica, struttura giovane, dinamica ed all'avanguardia e la clinica Villa Stuart, all'interno della quale si svolgono le attività chirurgiche, ambulatoriali e di degenza. Tale collaborazione ha permesso di avere a disposizione strutture altamente specializzate, materiali adeguati ed impianti protesici di qualità".
Veniamo alla pratica. Che tipo di interventi eseguiti?
"Tutta la chirurgia estetica del volto e del corpo. Mastoplastica additiva, mastopessi, rinoplastica, liposcultura sono in genere gli interventi maggiormente richiesti. In più, eseguiamo anche infiltrazioni di acido ialuronico e di tossina botulinica".
Come funziona la prima visita?
"La prima visita diventa gratuita se il paziente conferma l'intervento chirurgico per il quale si presenta in visita".
Dott.Serafini, ci descriva il Servizio di Roma Chirurgia Estetica.
"Si tratta di un'organizzazione di chirurgia estetica, che annovera al proprio interno alcuni specialisti di provata esperienza nazionale ed internazionale. L'obiettivo è quello di offrire un servizio altamente sicuro e qualitativamente elevato, ad un costo però, ampiamente accessibile ad ampie porzioni di popolazione".
Dunque prestazioni a basso costo per tutti?
"Non esattamente. Stiamo parlando di specialisti del settore che offrono il migliore risultato possibile. Il tutto ad un costo ragionevole".
Si avvertiva il bisogno di un'organizzazione di questo genere?
"Fino ad oggi il panorama chirurgo estetico proprio del nostro paese offriva due estremi: il proverbiale libero professionista, preparato e competente, ma privo di una struttura adeguata alle spalle e con un onorario fin troppo esoso; dall'altra, organizzazioni presenti anche su tutto il territorio nazionale, costrette a contenere i costi degli interventi per invogliare la clientela, con prestazioni del tutto inadeguate. In questo contesto s'inserisce il progetto di Roma Chirurgia Estetica, perfetta sintesi tra i due poli estremi sopra citati: qualità, sicurezza, esperienza, strutture di eccellenza e costi accessibili".
Com'è stato possibile realizzare l'interessante progetto?
"Attraverso l'azione sinergica di due grandi realtà della sanità romana: Roma Chirurgia Estetica, struttura giovane, dinamica ed all'avanguardia e la clinica Villa Stuart, all'interno della quale si svolgono le attività chirurgiche, ambulatoriali e di degenza. Tale collaborazione ha permesso di avere a disposizione strutture altamente specializzate, materiali adeguati ed impianti protesici di qualità".
Veniamo alla pratica. Che tipo di interventi eseguiti?
"Tutta la chirurgia estetica del volto e del corpo. Mastoplastica additiva, mastopessi, rinoplastica, liposcultura sono in genere gli interventi maggiormente richiesti. In più, eseguiamo anche infiltrazioni di acido ialuronico e di tossina botulinica".
Come funziona la prima visita?
"La prima visita diventa gratuita se il paziente conferma l'intervento chirurgico per il quale si presenta in visita".
giovedì 14 gennaio 2010
UN NASO AD HOC: LA RINOSETTOPLASTICA
È l’intervento chirurgico che consente di modificare, migliorandola, l’estetica del naso, eliminandone i difetti e armonizzando il profilo nasale ai lineamenti di ciascun volto. La personalizzazione dell’intervento è evidente: ogni volto è diverso, e quindi, anche il naso dovrà subire delle modifiche individuali per meglio integrarsi nel viso del singolo individuo. Il chirurgo, agendo sulle diverse componenti strutturali (ossa e cartilagini), ottiene un risultato permanente che, ove indicato, riesce a migliorare drammaticamente l’armonia del viso, addolcendola o rendendola più intensa.
Tuttavia il naso riveste un’importanza fondamentale anche per la respirazione. In casi di ostruzioni parziali o complete al passaggio dell’aria nelle fosse nasali, potrà associarsi alla rinoplastica anche la chirurgia del setto nasale (o settoplastica), da cui l’intervento di rinosettoplastica. Quest’ultimo, rimuovendo le cause strutturali di ostruzione, migliora anche drasticamente la capacità funzionale nasale. Anche i turbinati inferiori, mono o bilateralmente, possono essere di ostacolo alla respirazione. Possono facilmente essere trattati nel corso di un intervento di rinosettoplastica. Inoltre il naso, immediatamente dopo un trauma da frattura (entro 7 giorni) deve subire la riduzione di frattura, onde riassestare la piramide nasale in posizione corretta e prevenire esiti definitivi distorti ed alterati, o gravi difficoltà respiratorie. Nei casi già evoluti in questo modo, o conseguenti a precedenti interventi chirurgici errati e mal condotti, verrà eseguita la rino o la rinosettoplastica ricostruttiva di revisione che, generalmente con un approccio “open”, ossia mediante una minima incisione alla base del naso (columella), consente ai chirurghi più esperti in materia, di ripristinare un profilo nasale il più armonioso possibile ed una funzione respiratoria sufficientemente adeguata. Spesso è necessario ricorrere ad innesti cartilaginei di origine settale od auricolare per ricostruire strutture nasali precedentemente asportate o gravemente distorte. Questo tipo di intervento, assai più impegnativo, si presenta con sempre maggiore frequenza all’esame dei nostri specialisti.
L’intervento viene eseguito in sedazione più o meno profonda, a seconda del tipo di procedura da effettuare, sempre abbinato ad anestesia locale. Dura circa 90 minuti, che possono diventare 3 ore nel corso di rinosettoplastica ricostruttiva di revisione. È comunque sempre consigliata, tranne nei casi di piccole correzioni locali, una notte di degenza in clinica.
La tecnica operatoria varia da caso a caso, a seconda del singolo paziente, ma può essere, a grandi linee, suddivisa in rinoplastica chiusa e rinoplastica aperta.
Il primo tipo si usa generalmente nei pazienti mai operati precedentemente e consente di ottenere il risultato definitivo senza alcuna cicatrice esterna in quanto l’intervento viene eseguito dall’interno delle narici.
La tecnica “aperta” si esegue, invece, su esiti di trauma o di precedenti interventi chirurgici e consente una maggiore precisione nella ricostruzione strutturale.
Durante gli interventi vengono trattate tutte le strutture: la gobba nasale viene eliminata, e viene altresì ridotta l’altezza del setto e delle cartilagini triangolari onde ottenere un dorso più armonico e stretto. Anche la punta nasale viene assottigliata per ottenere un aspetto più delicato. Ovviamente nell’uomo tutte le proporzioni dovranno tenere conto del significato virile della piramide nasale, che, quindi, anche se più armoniosa, dovrà mantenere le prerogative “classiche” della mascolinità.
Quindi nasi larghi, gibbosi, lunghi e discesi verso la bocca, deviati, con narici larghe o con difetti della punta (come la punta “a patata”), possono, così come i nasi corti o poco proiettati o, al contrario, troppo proiettati, essere abilmente rimodellati per ottenere il risultato desiderato e precedentemente concordato con il chirurgo nel corso della prima visita. Durante questa, infatti, viene disegnato il nuovo profilo nasale che si desidera ottenere sul retro di una foto pre-operatoria, in modo che il paziente sia consapevole del risultato proposto ed ottenibile.
Dopo l’intervento il paziente presenterà dei piccoli tamponi nasali che verranno rimossi fra il terzo e il quinto/sesto giorno post-operatorio a seconda della procedura utilizzata. Nei casi di rinoplastica “open” i tamponi resteranno al massimo per 3 giorni, ed i piccoli punti columellari saranno asportati tra il 5° e il 7° giorno post-operatorio.
Il piccolo “splint” (vedi fig. a lato) in plastica, posto sul dorso del naso, sarà rimosso tra il 7° e il 9° giorno post-operatorio. Possibili gonfiori ed echimosi sotto oculari si riassorbiranno in pochi giorni, ma il vero risultato potrà cominciare ad apprezzarsi solo dalla fine del primo mese alla fine del terzo mese. Un risultato stabile si avrà dopo 6/12 mesi. In definitiva si può affermare che la rinoplastica è oggi un intervento meno traumatico che in passato, con molto minore sanguinamento e, soprattutto, con l’uso di farmaci analgesici di ultima generazione, privo di dolore, sì da consentire un rapido ritorno al sociale, senza più quei complessi psicologici che, in precedenza, intaccavano così pesantemente l’autostima del soggetto.
Rinoplastica: saperne di più
mercoledì 13 gennaio 2010
STOP ALLE PALPEBRE PESANTI. BLEFAROPLASTICA
La Blefaroplastica, o chirurgia estetica delle palpebre è intervento che non richiede alcuna forma di degenza: tutto in day hospital. Curiosità, aneddoti, dettami con il Dott.Paolo Serafini.
Dott. Serafini, in che misura la Roma Chirurgia Estetica pratica interventi di blefaroplastica?
"La blefaro plastica, detta altresì chirurgia estetica delle palpebre, è certamente uno degli interventi più richiesti ed eseguiti nell'ambito della chirurgia estetica del volto.
Questo tipo di intervento viene eseguito tendenzialmente senza alcuna forma di degenza, ma solo in regime di day - hospital".
In quale periodo dell'anno è consigliabile rivolgersi ad uno specialista?
"L'intervento può essere eseguito in qualsiasi periodo dell'anno, anche se i mesi più caldi, con il sole battente, sono forse meno richiesti".
Il paziente dopo l'intervento non deve necessariamente rimanere in clinica per la notte. Significa dunque, che si tratta di una procedura di minore importanza?
"Assolutamente no. La tipologia d'intervento non richiede una sedazione troppo profonda, ragion per cui non è richiesto un monitoraggio diretto durante la notte. Si tratta, tuttavia, specie per la blefaroplastica inferiore (chirurgia delle borse palpebrali), di un interervento di estrema precisione e delicatezza, per ottenere così, un risultato ottimale, naturale e non chirurgico".
Blefaroplastica. Quanto incide il fattore "esperienza"?
"Bè, è innegabile che l'aver maturato una lunga esperienza sul campo faciliti la buon riuscita dell'interevnto e di conseguenza la bontà del lavoro. Può essere molto smplice asportare un quantitativo di cute o di muscolo in eccesso od in difetto, determinando, nei casi migliori, complicanze come l'occhio tondo. Occorre dunque, bilanciare sapientemente le tecniche chirurgiche per conseguire un ottimo risultato".
Il risultato è definitivo?
"Sulla base della mia esperienza, posso affermare che un intervento eseguito è assai duraturo nel tempo, e non richiede ritocchi per molti anni. Tuttavia, anche dopo l'operazione prosegue il normale processo di invecchiamento, per cui in certi casi, è consigliabile una revisione chirurgica a lunga distanza di tempo".
Lei parla a più riprese di "risultato naturale". E' così importante?
"Direi fondamentale. Un risultato troppo esasperato, connotato troppo a livello chirurgico, potrà anche essere tecnicamente perfetto, ma innaturale ed artefatto. Sono convinto che un esito più morbido e bilanciato, specialmente in un volto di mezza età, sia molto più gradevole ed equilibrato".
Che tipo di miglioramento si osserva al termine di questo tipo di intervento?
"Il miglioramento estetico è formidabile. Gli occhi stanchi, appesantiti, conferiscono al nostro viso un aspetto invecchiato, depresso ed assonnato. Un buon risultato ci rende più freschi, attenti, giovanili ed attraenti. In definitiva, un intervento per così dire "minore" è forse l'ideale per rinfrescare il nostro aspetto, acquisire sicurezza e porsi così in maniera diversa anche nei confronti degli altri".
I tempi di recupero sono molto lenti?
"Al contrario. Bastano alcuni giorni di convalescenza ed assunzione dei farmaci indicati: il paziente può progressivamente riprendere la propria vita quotidiana, magari con l'ausilio di occhiali coprenti".
Che tipo di costi vengono praticati per questo tipo di intervento?
"Sostanzialemente il Servizio di Roma Chirurgia Estetica, riesce a garantire il giusto mix tra strutture e specialisti d'eccellenza e costi assai competitivi".
Blefaroplastica:per approfondire
martedì 12 gennaio 2010
PER UN ADDOME PERFETTO
Grasso, pelle in eccesso e strato adiposo possono essere combattuti con l'efficacia della chirurgia estetica: approccio chirurgico soft, liposcultura ed aspirazione per un addome migliore. La fotografia del Dott. Paolo Serafini: "Nel caso dell'addome dobbiamo distinguere differenti situazioni che richiedono diversi trattamenti chirurgici".
Dott. Serafini, quale approccio chirurgico privilegiate voi specialisti della Roma Chirurgia Estetica?
"Il nostro è un approccio chirurgico soft per tutti gli inestetismi che si presentano alla nostra osservazione. Questo sia per rendere più dolce il percorso chirurgico dei pazienti, sia per consentire un rapido recupero alla vita sociale. Nel caso dell'addome dobbiamo distinguere differenti situazioni che richiedono diversi trattamenti e tecniche operatorie. In caso di addome leggermente abbondante, con un limitato accumolo adiposo, specialmente sotto l'ombelico, ma anche attorno ad esso, preferiamo eseguire una semplice liposcultura che consente alla cute, sufficientemente elastica, di retrarsi adeguatamente sul piano muscolare. Le cicatrici sono virtualmente invisibili, il recupero rapido, i fastidi minimi. Talora, si renda necessario, è possibile asportare una certa quantità di grasso anche dal pube, in modo tale da garantire una certa uniformità di trattamento".
E se, oltre al grasso, abbiamo pelle in eccesso?
"In questo caso, se l'eccesso cutaneo è presente ma limitato, potremo optare per un intervento di mini addominoplastica, associata a liposcultura. Questo tipo di intervento, oltre a permettere l'asportazione del grasso addominale diffuso in eccesso, rimodella la parte inferiore dell'addome, rimuovendone una piccola porzione. In soldoni: si avrà un effetto lifting con appianamento della zona in questione".
Veniamo alle cicatrici. Quale entità?
"La cicatrice è minima, poco soggetta a sviluppo ipertrofico, e solo un tantino più lunga di classico taglio cesareo. Solitamente guarisce molto bene".
Le pazienti ne sono soddisfatte?
"Direi di si. Il risultato è generalmente molto buono, il fastidio minimo, cosi come la cicatrice ed il rapido recupero. Senza dimenticare che, questa tecnica, risolve tantissime problematiche addominali che affliggono sia il sesso femminile che maschile. Il tutto ad un costo assai competitivo".
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lunedì 11 gennaio 2010
COMBATTERE GLI INESTETISMI CON LA LIPOSCULTURA
Liposcultura: una delle tecniche maggiormente impiegate per risolvere gli inestetismi di cosce, glutei, fianchi, addome, interno cosce, braccia e sottomento.
Dott. Serafini, la liposcultura è tecnica assai diffusa. Voi specialisti della Roma Chirurgia Estetica la utilizzate molto?
"In effetti, la liposcultura è una tecnica ormai universalmente accettata ed è tuttora molto richiesta sia per piccoli inestetismi che per problematiche più delicate".
Ricorso alla liposcultura. In quali casi?
"Come detto in precedenza, ci si affida a questa tecnica per piccoli problemi legati agli inestetismi cosi come per problematiche più ampie e diffuse. Innaniztutto, esistono varie sfumature differenti che si configurano in liposcultura superficiale, liposcultura tridimensionale, microliposcultura, utilizzate a seconda dei casi trattati".
Costituisce un intervento a rischio?
"Si tratta di interventi chirurgici e come tali vanno trattati: esami preoperatori ed anamnesi accurata, visita cardiologica ed anestesiologico, sterilità assoluta in sede operatoria, scrupoloso monitoraggio nell'immediato post-operatorio, attento follow-up a distanza, ed ovviamente professionalità dei sanitari e del personale infiermieristico. Il tutto in un ambiente dove si privilegia la sicurezza e la qualità dei risultati."
Quali sono le zone corporee più trattate?
"Cosce e glutei nelle signore, ma anche fianchi, addome, interno cosce, ginocchia e non ultimi braccia e sottomento".
Anche sottomento?
"Certamente. L'intervento può essere condotto sia in associazione con lifting del collo o lifting completo, sia isolatamente. La lipoaspirazione o liposcultura del doppio mento ottiene risultati strepitosi. La mandibola viene maggiormente delineata, il collo assottigliato, i lineamenti del viso ne risultano esaltati ed il volto assume nel suo complesso un aspetto più fresco, leggero e giovanile".
Quali sono le zone corporee più trattate?
"Cosce e glutei nelle signore, ma anche fianchi, addome, interno cosce, ginocchia e non ultimi braccia e sottomento".
Anche sottomento?
"Certamente. L'intervento può essere condotto sia in associazione con lifting del collo o lifting completo, sia isolatamente. La lipoaspirazione o liposcultura del doppio mento ottiene risultati strepitosi. La mandibola viene maggiormente delineata, il collo assottigliato, i lineamenti del viso ne risultano esaltati ed il volto assume nel suo complesso un aspetto più fresco, leggero e giovanile".
Tendenzialmente, le zone più trattate risultano essere cosce e glutei?
"Si. Più della metà dei casi riguarda questa problematica. Ove vi sia l'indicazione ad operare otteniamo risultati eccellenti in queste aree. Talvolta nei casi più gravi è indicato ripetere l'intervento a distanza di due o tre anni per ottenere il massimo".
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domenica 10 gennaio 2010
MASTOPESSI: PER UN SENO ALTO, COMPATTO E TONICO
Donare al seno una seconda giovinezza attraverso la mastopessi. Il Dott. Paolo Serafini fuga ogni dubbio: “Non c’è alcun dolore durante l’intervento, né tanto meno nel post-operatorio”.
Dott. Serafini, ci illustri il concetto di mastopessi.
“La mastopessi è forse l’intervento più impegnativo per il chirurgo plastico, anche se esperto, in quanto si è chiamati a donare alla paziente un seno alto, compatto e tonico, partendo da uno svuotato, sceso e di scarsa consistenza. Ovviamente, se ben eseguito, è un intervento che soddisfa pienamente la paziente, conferendo alla mammella una seconda giovinezza”.
Nel corso di una mastopessi, possono essere impiantate protesi mammarie?
“Nel corso della prima visita, è possibile che si rilevi, anche su richiesta della paziente, la necessità di aumentare le dimensioni delle mammelle e di renderle maggiormente toniche, esaltando così il décolleté. In questo senso, l’impianto di protesi nel corso di un intervento di mastopessi, non è soltanto possibile ma anche raccomandabile”.
A proposito di protesi, come vengono posizionate?
“A seconda dei casi, ossia sottoghiandolari e più frequentemente sottomuscolari. In quest’ultimo caso, si richiede un impegno tecnico maggiore, corredato però, da un risultato migliore in termini di seno morbido e naturale, capace di riempire meglio il décolleté”.
Le pazienti, soprattutto più giovani, non temono il dolore dell’intervento?
“Ormai è noto anche ai meno esperti che non c’è alcun dolore durante l’intervento, eseguito in narcosi o con una sedazione profonda, né tanto meno nel post-operatorio, grazie all’uso attento e sapiente di farmaci antinfiammatori ed antidolorifici”.
Vi sono controindicazioni?
"Nessuna nei soggetti sani".
Sono presenti cicatrici a distanza?
"Le cicatrici costituiscono l'unica modalità conosciuta dal nostro organismo per sanare i propri danni. Ovvio che, dovendo asportare un quantitativo di pelle che sarà tanto maggiore quanto più il seno sarà in partenza svuotato, per forza di cose si avranno esiti cicatrizionali. In questo senso, il posizionamento aggiuntivo di protesi può aiutarci a rendere le cicatrici più piccole e brevi. Ad ogni modo, tali esiti sono poco visibili a distanza di pochi mesi dall'intervento, in quanto nascoste parzialmente nei solchi e nelle pieghe cutanee. Senza dimenticare che la loro evoluzione in guarigione conduce a risultati solitamente molto soddisfacenti".
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venerdì 8 gennaio 2010
Basta borse e palpebre cadenti!!!
Non c’è altro inestetismo del viso che appesantisca ed invecchi più delle palpebre cadenti o delle borse sotto gli occhi. Velando lo sguardo, rimpicciolendo gli occhi, conferiscono alla persona un aspetto stanco, talora assonnato, triste ed invecchiato. L’intervento di blefaroplastica superiore elimina l’eccesso di cute e grasso periorbitale, alleggerendo lo sguardo ed aprendo l’occhio; la blefaroplastica inferiore elimina il grasso (borse) e distende la pelle e può essere eseguito anche in pazienti di relativa giovane età, poiché spesso tale inestetismo è congenito. Il risultato, quando eseguito correttamente, è mantenuto nel tempo e quindi stabile. Ha una durata variabile dai 30 ai 90 minuti, a seconda dei casi; avviene in anestesia locale, spesso abbinata a blanda sedazione e non richiede ricovero, tranne casi particolari, ma viene eseguita in regime di day-hospital.
La tecnica della blefaroplastica superiore consiste nel rimuovere una porzione di cute della palpebra, incidendo lungo le linee disegnate in precedenza, rimuovere una minima frazione di tessuto muscolare ove sia richiesto di approfondire l’incavo sopraoculare, eliminare l’eccesso di grasso dal lato mediale ed intermedio dell’occhio e, dopo accurata emostasi, applicare una sutura estetica che, rimossa dopo pochi giorni, renderà la cicatrice quasi invisibile, anche perché nascosta nella normale plica cutanea della palpebra stessa.
La blefaroplastica inferiore invece può essere eseguita, o con il metodo classico, che prevede una piccola incisione esterna sotto il margine ciliare, o con l’approccio trans congiuntivale che invece consente l’esecuzione dell’intervento accedendo alle borse adipose mediante un’incisione della superficie della congiuntiva palpebrale inferiore. Questo tipo di approccio viene generalmente eseguito in pazienti giovani, con borse non eccessivamente sviluppate, cute discretamente elastica e che non necessita di essere ridrappeggiata.
Nel metodo tradizionale, dopo l’incisione cutanea, si accede, in sede sottomuscolare, al grasso periorbitario erniato, e lo si elimina. Dopo accuratissima emostasi e lavaggi si può eliminare una sottilissima porzione di muscolo orbicolare e, talvolta, una porzione di pelle. Si può rendere necessaria, soprattutto nei soggetti più anziani con scarsa elasticità tissutale, la sospensione laterale al periostio (guaina inamovibile dell’osso) dell’arcata orbitaria del muscolo orbicolare stesso, onde creare un effetto lifting della palpebra inferiore ed evitare la complicanza “dell’occhio tondo”.
Anche questo intervento è eseguito in day-hospital e in anestesia locale con lieve sedazione e consente, dopo pochi giorni di riposo, il progressivo recupero delle normali occupazioni quotidiane.
Nei primi giorni sarà presente un aumento della lacrimazione e lo sviluppo di echimosi e gonfiori. Prolungati impacchi freddi e l’uso di occhiali da sole sono inizialmente consigliati.
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La tecnica della blefaroplastica superiore consiste nel rimuovere una porzione di cute della palpebra, incidendo lungo le linee disegnate in precedenza, rimuovere una minima frazione di tessuto muscolare ove sia richiesto di approfondire l’incavo sopraoculare, eliminare l’eccesso di grasso dal lato mediale ed intermedio dell’occhio e, dopo accurata emostasi, applicare una sutura estetica che, rimossa dopo pochi giorni, renderà la cicatrice quasi invisibile, anche perché nascosta nella normale plica cutanea della palpebra stessa.
La blefaroplastica inferiore invece può essere eseguita, o con il metodo classico, che prevede una piccola incisione esterna sotto il margine ciliare, o con l’approccio trans congiuntivale che invece consente l’esecuzione dell’intervento accedendo alle borse adipose mediante un’incisione della superficie della congiuntiva palpebrale inferiore. Questo tipo di approccio viene generalmente eseguito in pazienti giovani, con borse non eccessivamente sviluppate, cute discretamente elastica e che non necessita di essere ridrappeggiata.
Nel metodo tradizionale, dopo l’incisione cutanea, si accede, in sede sottomuscolare, al grasso periorbitario erniato, e lo si elimina. Dopo accuratissima emostasi e lavaggi si può eliminare una sottilissima porzione di muscolo orbicolare e, talvolta, una porzione di pelle. Si può rendere necessaria, soprattutto nei soggetti più anziani con scarsa elasticità tissutale, la sospensione laterale al periostio (guaina inamovibile dell’osso) dell’arcata orbitaria del muscolo orbicolare stesso, onde creare un effetto lifting della palpebra inferiore ed evitare la complicanza “dell’occhio tondo”.
Anche questo intervento è eseguito in day-hospital e in anestesia locale con lieve sedazione e consente, dopo pochi giorni di riposo, il progressivo recupero delle normali occupazioni quotidiane.
Nei primi giorni sarà presente un aumento della lacrimazione e lo sviluppo di echimosi e gonfiori. Prolungati impacchi freddi e l’uso di occhiali da sole sono inizialmente consigliati.
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Con la Tossina Botulinica si preannunciano tempi duri per le rughe
La tossina botulinica purificata di tipo “A” è ammessa e commercializzata in Italia con la denominazione di Vistabex®. Essa, inoculata in minime quantità (unità attive) in corrispondenza di precisi punti del volto, elimina in breve tempo la causa determinante delle rughe, conferendo alla pelle una liscezza e luminosità non ottenibili precedentemente.
In pratica il botulino riduce la forze di corrugamento dei muscoli mimici che determinano, con la loro azione, la formazione di rughe. Fra questi il muscolo frontale (rughe della fronte), il muscolo procero ed i muscoli corrugatori dl sopracciglio (rughe verticali ed oblique tra gli occhi), muscolo orbicolare dell’occhio (rughe “a zampe di gallina”). Inoltre, riducendo la forza di trazione verso il basso del muscolo orbicolare dell’occhio, ha un’azione di lifting sulla coda del sopracciglio che, aprendo splendidamente l’occhio, elimina o procrastina fortemente la necessità di lifting temporale. La sua azione è quindi rilassante, appianante le rughe e rinfrescante, donando un indubbio effetto di lifting ringiovanente al viso.
Può essere utilizzato con successo anche in casi di iperidrosi (eccessiva sudorazione) del cavo ascellare. Ciò in quanto provoca la riduzione di attività delle ghiandole sudoripare nella zona trattata.
Esistono controindicazioni al trattamento come la gravidanza e l’allattamento, patologie neuromuscolari, allergia all’albumina. Non esistono particolari controindicazioni oltre a quelle già sovra descritte, ed il paziente potrà riprendere le proprie occupazioni immediatamente dopo l’intervento, senza quel disagio sociale che fino a poco prima minava la sicurezza in se stesso.
Dopo il trattamento è consigliato mantenere la posizione eretta per circa 4 ore. Il risultato sarà apprezzabile dopo alcuni giorni, raggiungendo il massimo effetto dopo circa 15 giorni. La durata è di circa 4/6 mesi.
Due sedute ogni anno (mezz’ora circa per ogni seduta) sono sufficienti per ottenere una stabilità del risultato.
Non è necessario alcun test specifico preventivo. Non è necessaria anestesia, non vi è degenza e non vi sono gonfiori o segni particolari se non quelli, molto modesti, che vengono eliminati in poche ore.
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In pratica il botulino riduce la forze di corrugamento dei muscoli mimici che determinano, con la loro azione, la formazione di rughe. Fra questi il muscolo frontale (rughe della fronte), il muscolo procero ed i muscoli corrugatori dl sopracciglio (rughe verticali ed oblique tra gli occhi), muscolo orbicolare dell’occhio (rughe “a zampe di gallina”). Inoltre, riducendo la forza di trazione verso il basso del muscolo orbicolare dell’occhio, ha un’azione di lifting sulla coda del sopracciglio che, aprendo splendidamente l’occhio, elimina o procrastina fortemente la necessità di lifting temporale. La sua azione è quindi rilassante, appianante le rughe e rinfrescante, donando un indubbio effetto di lifting ringiovanente al viso.
Può essere utilizzato con successo anche in casi di iperidrosi (eccessiva sudorazione) del cavo ascellare. Ciò in quanto provoca la riduzione di attività delle ghiandole sudoripare nella zona trattata.
Esistono controindicazioni al trattamento come la gravidanza e l’allattamento, patologie neuromuscolari, allergia all’albumina. Non esistono particolari controindicazioni oltre a quelle già sovra descritte, ed il paziente potrà riprendere le proprie occupazioni immediatamente dopo l’intervento, senza quel disagio sociale che fino a poco prima minava la sicurezza in se stesso.
Dopo il trattamento è consigliato mantenere la posizione eretta per circa 4 ore. Il risultato sarà apprezzabile dopo alcuni giorni, raggiungendo il massimo effetto dopo circa 15 giorni. La durata è di circa 4/6 mesi.
Due sedute ogni anno (mezz’ora circa per ogni seduta) sono sufficienti per ottenere una stabilità del risultato.
Non è necessario alcun test specifico preventivo. Non è necessaria anestesia, non vi è degenza e non vi sono gonfiori o segni particolari se non quelli, molto modesti, che vengono eliminati in poche ore.
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giovedì 7 gennaio 2010
Ritrovare luce e tonicità del viso è possibile. Scegliendo il lifting
Il rilassamento dei tessuti del volto è un inestetismo da sempre mal sopportato, e che sempre più spesso, e sempre in età meno avanzata (dai 40 anni in poi), viene risolto dalla mano del chirurgo plastico. Il lifting facciale è l’intervento che ha come scopo quello di ridare luce, tonicità al viso, delineando le armonie ed i contorni appesantiti da anni di insulti atmosferici ed invecchiamento tissutale. Ciò viene ottenuto sia agendo a livello cutaneo che fascio-muscolare, ma anche associando procedure come il peeling, la liposuzione o fillers vari.
L’entità del miglioramento è soggettiva ed influenzata da molteplici fattori, tra cui, in primis, le condizioni pre-operatorie della cute, lo spessore del tessuto sottocutaneo, la qualità dello scheletro osseo, l’abitudine o meno al fumo di tabacco, etc.
Generalmente si preferisce ricorrere al mini lifting in età relativamente giovane (dai 40 anni di età), con uno scollamento cutaneo più limitato e l’applicazione di suture profonde sul piano fascio-muscolare. Questo è un intervento relativamente rapido, che può essere eseguito in anestesia locale e blanda sedazione, che consente di risolvere problematiche limitate ed è quindi indicato nella fase iniziale dell’invecchiamento. Per inestetismi più evidenti e conclamati, ma anche per ottenere risultati più duraturi, è invece consigliabile ricorrere al lifting facciale completo. In questo caso si agisce a livello delle tempie, zigomi,guance, mandibola e collo, zone del viso particolarmente sensibili al rilassamento tissutale. La cicatrice risulta scarsamente percettibile, si sviluppa tra i capelli, scende anteriormente al padiglione auricolare, rimanendo camuffata all’interno di quest’ultimo, prosegue poi sulla superficie posteriore dell’orecchio rimanendo nascosta alla vista e quindi curva posteriormente terminando nuovamente tra i capelli.
La scelta del tipo di intervento e della tecnica da effettuare viene consigliata dal chirurgo nel corso della prima visita in funzione degli inestetismi da correggere, dei risultati da ottenere e dei desideri del/della paziente.
Se le problematiche sono limitate o concentrate ad una particolare zona del viso potranno essere indicati interventi specifici:
Lifting temporale per tempie e innalzamento della coda del sopracciglio;
lifting frontale per distendere la fronte;
Lifting medio facciale per tonificare guance e zigomi;
Lifting del collo per distendere la cute, eliminare l’eccesso adiposo ed ammorbidirne pliche e pieghe muscolari.
Molto spesso al lifting viene associato un intervento di blefaroplastica.
L’intervento viene eseguito, a seconda dei casi, in sedazione da superficiale a profonda, con anestesia locale. Talvolta è necessaria l’anestesia generale. L’intervento ha una durata variabile da 1 a 4 ore e necessita di una notte di degenza in clinica.
Delle incisioni si è detto in precedenza. La cute viene quindi separata dai piani profondi, trazionata, riorientata, e ne viene eliminato l’eccesso. La fascia superficiale ed i muscoli del collo vengono anche essi stirati, riorientati e fissati con suture.
Naturalmente, vista la tendenza sempre maggiore alla richiesta di procedure soft, si opera in maniera conservativa, rispettosa della espressività mimica soggettiva e della morfologia strutturale, conferendo un risultato quanto più naturale possibile, ma al contempo stabile e duraturo nel tempo. Agendo infatti sui tessuti profondi (fasce e muscolatura) si riesce a raggiungere l’obiettivo desiderato senza esercitare trazioni eccessive, dannose ed innaturali, a carico della cute, che verrà sì asportata nella sua porzione in eccesso, ma successivamente solo ridrappeggiata in semplice tensione giovanile. L’intervento si conclude con suture estetiche e medicazione elastica. Nei primi 15 giorni post-operatori si provvederà ad alcune medicazioni, progressiva rimozione delle suture, e all’alleggerimento del bendaggio. Dopo altre 2 settimane circa i gonfiori post-operatori e le ecchimosi saranno riassorbiti ed il risultato sarà evidente. Dal 3°/4° giorno post-operatorio, pur seguendo il protocollo terapeutico e mantenendosi a riposo, sarà possibile praticare il lavaggio dei capelli con prodotti specifici. Dal secondo mese il recupero sarà totale e dal terzo mese il risultato sarà definitivo.
Lifting temporale
Può essere indicato nel caso di caduta della coda del sopracciglio. Dopo un’incisione tra i capelli in sede temporale, si procede alla trazione di cute, sottocute e fascia temporale superficiale. Quest’ultima viene fissata in trazione al periostio. Ne consegue un marcato innalzamento della zona trattata.
Lifting frontale
Anche se ormai l’introduzione della tossina botulinica ne ha ridotto fortemente l’indicazione chirurgica, esistono taluni casi in cui, o per intolleranza alla tossina stessa, o per altre motivazioni, viene suggerita la procedura chirurgica.
Il lifting frontale consiste in un’incisione sfalsata del cuoio capelluto, separazione dei tessuti molli dal piano osseo, indebolimento o distacco di piccola muscolatura mimica responsabile sia dello sviluppo delle rughe frontali, sia dell’espressione corrucciata e stanca. Trazione della cute,rimozione della porzione in eccesso e sutura completeranno l’intervento. Sarà sempre necessario un bendaggio elastico.
Lifting del collo
Può essere eseguito da solo, o associato ad un lifting del viso. Comporta l’eliminazione di pliche e bargigli muscolari visibili sotto la cute, e si associa a rimozione del grasso sotto-mentoniero e liposcultura del margine inferiore della mandibola. La cute viene quindi ridrappeggiata, ed una parte viene asportata. L’accesso chirurgico viene eseguito mediante incisione sotto-mentoniera che guarisce in maniera eccellente.
Se associato a lifting del viso, la muscolatura viene anche trazionata in direzione posteriore. Il risultato sarà un collo più tonico, liscio, giovanile e la mandibola molto più definita.
Il bendaggio elastico aiuterà nei primi 15 giorni post-operatori il drappeggio cutaneo.
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DUE CHIACCHIERE CON IL DOTT.PAOLO SERAFINI...
Il servizio di Roma Chirurgia Estetica fa leva oltre che sulla qualità, anche e soprattutto sulla professionalità ed esperienza dei suoi specialisti. Tra questi, il Dott. Paolo Serafini, il quale ci introduce alla scoperta del servizio, per comprenderne la mission e gli aspetti salienti.
Dott.Serafini, da dove nasce il desiderio di organizzare un Servizio di Chirurgia Plastica ed Estetica?
Sicuramente dal desiderio di poter offrire un servizio di grande livello qualitativo a costi accessibili a tutti. Troppo spesso ci si imbatte in fantomatici centri estetici, quasi sempre molto scadenti ed irti di brutte sorprese. E' anche vero che, di solito, i costi di un'equipe valida e di una struttura all'altezza non sono alla portata di tutti. La nostra mission è appunto quella di garantire prestazioni di qualità, a costi assai competitivi .
Indicativamente, come funziona il nuovo Servizio?
Il paziente, dopo aver prenotato la prima visita via mail o per telefono, viene seguito in tutto il suo percorso diagnostico, chirurgico e post-operatorio, con un'ottica personalizzata che mira alla sicurezza delle procedure, al massimo livello qualitativo del risultato. Senza dimenticare l'organizzazione ed il comfort, in modo da non lasciare nulla all'imprevisto.
Chirurgia Plastica -Estetica: può essere compatibile con l'attività sportiva?
Di sicuro non intacca il livello delle prestazioni sportive anzi, in certi casi le esalta. Riporto a tal proposito, il ricordo di un guardalinee della massima serie calcistica da me operato per un naso rotto. Questa condizione creava non poche difficoltà respiratorie, con evidenti limiti al momento della corsa e dello sforzo fisico. Dopo l'intervento non ebbe i problemi suddenti, con conseguente miglioramento della pratica sportiva. Anche la blefaroplastica, nel caso di palpebre pesanti con visione limitata, può migliorare le performance. Non scordiamoci che, mastoplastica e liposcultura non riducono le capacità atletiche. Al contrario, ne esaltano la bellezza contribuendo all'armonia di un fisico sportivo .
LA CAMPIONESSA CORRE VELOCE. E DICE ADDIO ALLA PROTESI AL SENO
Correre più veloce senza le protesi oppure far ricorso alla chirurgia estetica per sentirsi più femminili? Probabilmente è questo il dilemma che ha attanagliato Jana Pittman, due volte campionessa del mondo sui 400 ostacoli. L'atleta austrialiana ha messo a fuoco l'Olimpiade di Londra 2012, così dopo essersi recata dal chirurgo per farsi impiantare la protesi, a distanza di pochi mesi, ha deciso di rimuoverla. Spalle possenti, braccia forti e fisico scultoreo: inizialmente mossa dal desiderio di apparire maggiormente femminile, la Pittmann decide di rivolgersi ad un chirurgo, nella speranza che silicone e sapienza professionale potessero regalarle autostima e sicurezza. Poi la decisione che fa notizia. Dietrofront e protesi rimossa. Le ragioni sottese a questa decisione vanno rintracciate nell'ambizione di vincere una medaglia a Londra. Per la campionessa australiana è un discorso di priorità: meglio sacrificare bellezza, apparenza e sensualità, a tutto vantaggio di medaglie e soddisfazioni sportive; nella convinzione di poter correre più veloce e saltare meglio.
La Pittmann non è l'unica, nel mondo dello sport, ad aver optato per il ricorso alla chirurgia. Emblematico il caso della tennista romena, Simona Halep, sottopostasi ad un'operazione di mastoplastica, nel tentativo di ridurre il seno dalla quarta alla seconda.
La Pittmann non è l'unica, nel mondo dello sport, ad aver optato per il ricorso alla chirurgia. Emblematico il caso della tennista romena, Simona Halep, sottopostasi ad un'operazione di mastoplastica, nel tentativo di ridurre il seno dalla quarta alla seconda.
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